Portainnesto della vite: l’elemento essenziale per una viticoltura di qualità.

Scegliere il giusto portainnesto per le barbatelle è un passo fondamentale per garantire la qualità, la produttività e la resistenza delle viti. Il Consorzio Agrario di Treviso e Belluno, rivenditore di barbatelle, da sempre lavora per offrire soluzioni ottimali e consigli personalizzati a ogni viticoltore. 

Cos’è un Portainnesto?

Il Portainnesto è la parte inferiore della vite, composta da radici e porzione di tronco, su cui viene innestata la varietà produttiva, che può essere uva da vino o da tavola. Nasce nella seconda metà XIX secolo come mezzo di difesa dalla temibile fillossera, parassita di origine nordamericana che in pochi anni ha distrutto la quasi totalità dei vigneti nel vecchio continente. La scelta del portainnesto è quindi determinante e deve adattarsi alle diverse condizioni del suolo, alla disponibilità idrica e alla resistenza alle malattie del terreno. Di seguito l’analisi dei portainnesti più diffusi: Kober 5BB, SO4, 1103 Paulsen, e 420A.

Kober 5BB: il portainnesto Kober 5BB è noto per la sua elevata vigoria e capacità di adattarsi a terreni profondi e ben drenati. È una scelta molto diffusa in Italia, grazie alla sua versatilità e resistenza ai terreni ricchi di calcare attivo.

Vantaggi: Media resistenza alla siccità, adatta a terreni calcarei e medio-pesanti.

Svantaggi: Sensibile alla carenza di magnesio e potassio.

SO4: questo portainnesto è scelto per la sua media vigoria e buona resistenza alle malattie del suolo, come la fillossera. Si adatta bene a terreni freschi e umidi e mostra una certa tolleranza alla salinità del suolo.

Vantaggi: Tolleranza alla salinità e buona adattabilità su terreni sabbiosi.

Svantaggi: Minor resistenza alla siccità rispetto ad altri portainnesti.

1103 Paulsen (1103P): il portainnesto 1103P, o 1103 Paulsen, è apprezzato per la sua elevata resistenza alla siccità e per la sua vigoria medio-alta, che lo rende particolarmente indicato in zone calde e secche, dove l’acqua è una risorsa limitata.

Vantaggi: Alta resistenza alla siccità e adattabilità a terreni argillosi e compatti.

Svantaggi: Tendenza a ridurre la produttività in annate con piogge abbondanti.

420A: il 420A è una scelta di media vigoria, noto per la sua compatibilità con vitigni di qualità, specialmente in vigneti orientati alla produzione di vini pregiati. Ha una tolleranza moderata al calcare e si adatta bene a terreni poveri e poco profondi.

Vantaggi: Stabilità produttiva, resistente alla siccità, ideale per vigneti di alta qualità, resistenza al calcare.

Svantaggi: Sensibile ai terreni umidi e salini

Quale Portainnesto Scegliere?

La scelta del portainnesto dipende dalle caratteristiche specifiche del terreno e dagli obiettivi di produzione. In generale:

Per terreni aridi e caldi: 1103P è il più indicato per garantire resistenza alla siccità.

Per terreni calcarei: Kober 5BB e 420A possono essere adatti, soprattutto per varietà con esigenze vigorose.

Per terreni umidi e freschi: SO4 rappresenta una scelta ottimale grazie alla sua resistenza alla fillossera e alla salinità.

Per ulteriori dettagli e consigli personalizzati, il Consorzio Agrario di Treviso e Belluno è a vostra disposizione: il nostro team è pronto ad affiancarvi nella scelta dei portainnesti, rispondendo a ogni quesito per ottimizzare la resa del vostro vigneto.